Cara Santa Apollonia,
tu che avendo avuto tutti i denti strappati nel glorioso martirio
devi certo sapere che significhi un cattivo dentista,
concedimi, per amore dei tuoi fedeli, di essere uno dei buoni:
di maneggiare i ferri con dolcezza,
di risparmiare il dolore,
di avere le dita leggere,
di essere discreto negli onorari e gentile anche con le signore anziane e i bambini.
Poiché la nostra è una professione benefica per il paziente e redditizia per chi l’esercita,
aiutami a tenere più in conto la carità che l’interesse,
il sollievo più che il guadagno;
e poiché, se calma i nervi dell’infermo, irrita quelli del dentista,
concedimi l’ottimismo e il buonumore di una Santa come te.
La mia vita è così piena di bocche, denti e gengive,
che vi rimane appena un briciolo per l’allegria e la pietà.
Se è manchevole agli occhi di dio,
ricordaGli che quel che ho fatto alle Sue creature e come se l’avessi fatto a Lui.
Così sia.
Tratto da: FORMULARIO TERAPEUTICO ODONTOSTOMATOLOGICO di R. BOISSIER – A. BOULASND
e da Dentistaitaliano