Le bibite gassate corrodono lo smalto dei denti quasi come l’acido contenuto nelle batterie delle automobili. Insomma, “i soft drink alla lunga determinano una significante perdita dello spessore dello smalto”. Lo riferisce una ricerca della Southern Illinois University School of Dental Medicine, in Usa. Colpa dell’acido citrico e fosforico, ingredienti base di lattine e bottiglie ad alto tasso di bollicine. Gli scienziati statunitensi spiegano su General Dentistry, che “le bibite gassate e zuccherate non dovrebbero destare preoccupazione solo per i loro effetti sull’ago della bilancia. Oltre a essere responsabili dell’aumento di peso, infatti, danneggiano irrimediabilmente i denti”. Conclusioni che hanno fatto subito scendere sul piede di guerra i colossi dell’industria alimentare. “Lo studio semplicemente non fotografa la realtà”, commenta la portavoce dell’associazione americana dei produttori di bibite, Tracey Halliday. Contestato anche il metodo con cui è stata condotta la ricerca. Gli scienziati Usa hanno sottoposto a esame 20 soft drink, comprese le best-seller Coca Cola, Pepsi, 7Up e le loro versione senza zucchero. E hanno misurato la loro acidità appena stappate. Quindi hanno immerso per 48 ore, dopo averle pesate, porzioni di smalto da denti appena estratti. Ebbene: “Lo smalto immerso in Coca Cola, Pepsi, Rc Cola, Squirt, Surge, 7 Up e Diet 7 Up, aveva perduto oltre il 5% del suo peso”. Nella speciale classifica delle bibite meno amiche dei denti, la maglia nera va alla Rc Cola (pH 2,387), seguita dalla Cherry Coke (pH 2,522) e dalla Coca Cola (pH 2,525). Per poter fare il confronto, i ricercatori evidenziano come l’acido delle batteria abbia un pH pari a 1 e l’acqua pura, a temperatura ambiente, pari a 7. Il grado di erosività dei soft drink però è il risultato di una serie di varianti: il peso maggiore è sicuramente dell’acido citrico.
fonte ww.torinomedica.com