La pigmentazione razziale.

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La pigmentazione razziale.

Le pigmentazioni razziali sono pigmentazioni fisiologiche dovute ad un aumento della sintesi di melanina mentre il numero e la distribuzione dei melanociti rimane normale con deposizione della melanina nello strato basale e nel connettivo sottostante. Sebbene sia stato dimostrato che la quantità di melanina non sia strettamente correlato all’etnia di un essere umano, le pigmentazioni razziali si riscontrano con un’incidenza che raggiunge il 70% nelle popolazioni con iperpigmentazioni cutanee (Africa, Asia, bacino del Mediterraneo) e con una frequenza del 14% nella popolazione caucasica, senza predilezione di sesso. Generalmente già presenti nell’infanzia tendono ad aumentare con l’età. Le pigmentazioni razziali si presentano tipicamente in forma diffusa e bilaterale, ma non è raro osservare pigmentazioni localizzate ad aree ristrette del cavo orale . Le parti anatomiche più frequentemente coinvolte sono il versante vestibolare delle gengive, ma anche le labbra e le mucose geniene. Un aspetto peculiare di questo tipo di condizione è il fatto che Il margine libero gengivale non è generalmente coinvolto anche in caso di pigmentazioni diffuse. Le variazioni cromatiche possono avere varia intensità passando dal marrone chiaro al nero. Il trattamento delle pigmentazioni razziali non è indicato se non per motivi prettamente estetici. Eventualmente si volesse risolvere quest’inestetismo si potrà effettuare una dermoabrasione. Possibile è la tecnica con un mezzo rotante diamantato ma certamente meglio una tecnica laser assistita che garantisce un maggior controllo della profondità di abrasione e ci assicura la pressoché totale assenza di sequele post-operatorie. Indicato è il laser Er:AG (Erbio) per la nota affinità con l’acqua di cui sono ricche le gengive. I risultati sono eccellenti. Va precisato che non può escludersi in assoluto la possibilità di una ricomparsa della pigmentazione anche a distanza di svariati anni, data la ben nota predisposizione genetica alla base della maggior produzione di melanina che si riscontra in questi pazienti.

Dott. Savino Cefola

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